Nonostante i grandi passi avanti della pratica clinica e chirurgica la genesi e la progressione della neovascolarizzazione coroideale rimangono tutt'oggi tra i problemi più difficili da contrastare della patologia retinica. Sembra ormai unanime la convinzione degli scienziati che il primum movens del processo di neovascolarizzazione sia concertato da un insieme di fattori che cooperano per la rottura dell'equilibrio omeostatico presente nel microambiente retinico. Alcuni fenomeni come l'ischemia, l'infiammazione e la neoplasia, già noti sin dall'epoca ippocritica, non solo si scoprono correlabili e vicendevoli tra di loro, ma se ne studiano i meccanismi biochimici e molecolari, fattori che ne favoriscono la progressione o la risoluzione.