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Il 1 luglio del 1671, al termine del primo anno di Noviziato, scorgendolo maturo nelle virtù e ben provvisto di zelo i superiori affidarono a san Francesco de Geronimo (1642-1716), originario di Grottaglie, la missione in terra d'Otranto, "per essere sempre in moto...per quelle città, terre e castella". Si trattava di un incarico particolarmente impegnativo, finalizzato a soccorrere con animo e fatiche apostoliche i casali di quel vasto paese.Al suo fianco ci fu il gesuita napoletano ed oratore sacro Agnello Bruno. Ai leccesi il de Geronimo e il Bruno sembrarono una coppia di Angeli. A Lecce,…mehr

Produktbeschreibung
Il 1 luglio del 1671, al termine del primo anno di Noviziato, scorgendolo maturo nelle virtù e ben provvisto di zelo i superiori affidarono a san Francesco de Geronimo (1642-1716), originario di Grottaglie, la missione in terra d'Otranto, "per essere sempre in moto...per quelle città, terre e castella". Si trattava di un incarico particolarmente impegnativo, finalizzato a soccorrere con animo e fatiche apostoliche i casali di quel vasto paese.Al suo fianco ci fu il gesuita napoletano ed oratore sacro Agnello Bruno. Ai leccesi il de Geronimo e il Bruno sembrarono una coppia di Angeli. A Lecce, sulla tomba dell'allora Venerabile Bernardino Realino S.I. (1530-1616) il santo pronunciò il 2 luglio del 1672 i voti di povertà, castità ed obbedienza. Nell'Archivio storico napoletano della Compagnia di Gesù si conservano gli autografi delle prediche fatte a Lecce, mentre imperversava la carestia.Il de Geronimo morì a Napoli l'11 maggio del 1716. Fu canonizzato dal papa Gregorio XVI il 26 maggio del 1839.