Questa ricerca si propone di capire come elaborare l'educazione musicale degli insegnanti della rete educativa municipale costruendo il suo rapporto con gli spazi culturali della città. Avendo come quadro teorico Paulo Freire e Perrenoud, i dati empirici sono stati presi dagli insegnanti che fanno parte del Programma Orizzonti Culturali, a Rio de Janeiro, dal 1997 al 2002. Attraverso i resoconti delle loro storie di vita, si è cercato di comprendere gli schemi e le strategie costruite nell'educazione musicale svolta nella vita familiare, nell'organizzazione scolastica e nel più ampio contesto sociale, contribuendo alle rappresentazioni nella vita adulta. Il confine tra musica e gioco è segnato da un insieme di schemi di pensiero e di azioni, che mettono da una parte l'esperienza musicale nel contesto familiare e dall'altra l'esperienza musicale scolastica, impedendo a questo insegnante di riconoscere il proprio sapere e di frequentare senza vincoli tutti gli spazi culturali della sua città; strategie difensive e protettive garantiscono la sopravvivenza nella vita quotidiana di questi adulti (mimetizzazione della propria identità culturale, negazione della spontaneità e uso di "canzoni di comando").