Questo libro è dedicato a discutere l'eredità scientifica di Abu Rayhan Biruni (9731048). Biruni è considerato uno dei più grandi studiosi dell'epoca islamica medievale ed era ben versato in fisica, matematica, astronomia e scienze naturali, e si distinse anche come storico, cronologo e linguista. Studiò quasi tutti i campi della scienza e fu ricompensato per le sue ricerche e il suo lavoro faticoso. Reali e potenti membri della società cercavano Al-Biruni per condurre ricerche e studi per scoprire certe scoperte. Visse durante l'Età dell'Oro islamica, in cui il pensiero erudito andava di pari passo con il pensiero e la metodologia della religione islamica. Oltre a questo tipo di influenza, Al-Biruni fu anche influenzato da altre nazioni, come i greci, da cui prese ispirazione quando si rivolse agli studi di filosofia. Conosceva il khwarezmiano, il persiano, l'arabo, il sanscrito e anche il greco, l'ebraico e il siriaco. Trascorse gran parte della sua vita a Ghazni, allora capitale della dinastia Ghaznavid, nell'odierno Afghanistan centro-orientale.
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