In questo lavoro si analizza la concezione dell'eros marcusiano che si delinea a partire dagli studi freudiani sulla società. Per Marcuse nel ventesimo secolo l'eros risulta l'elemento centrale su cui creare un nuovo ordine civile e sociale. L'eros viene trasformato in amore, liberato e snaturato dalle costrizioni freudiane, frutto della società repressiva e del lavoro alienante. Ne conseguirà un nuovo concetto di ragione dell'eros che però ancora oggi è considerato pura utopia per i limiti imposti dalla società. In aperta opposizione con i neo-freudiani, Marcuse si batte per un mondo libero dal lavoro alienante, un mondo nel quale ogni individuo possa sviluppare autonomamente la propria individualità.
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