L'Essere come dualità e l'ermeneutica africana del fondamento esamina la natura dell'Essere in relazione al suo ruolo di fondamento delle cose. L'Essere è interpretato come armonia di opposti che costituisce la sua natura di dualità. In senso stretto, gli opposti non si oppongono l'uno all'altro, ma sono interpretati come aspetti di una stessa cosa. Nessun ente è una cosa a sé stante, nel senso che incarna la dialettica degli opposti tra sé e l'altro. Come fondamento primordiale, l'Essere è interpretato come dualità perché nella numerologia africana il due precede ontologicamente l'uno, in quanto la rilevanza dell'uno è nel contesto del due. La dualità non solo informa le entità e le istituzioni nell'ambito della metafisica, dell'epistemologia e dell'assiologia, ma orienta anche l'ermeneutica del fondamento. L'interpretazione africana del fondamento come dualità si schiera dalla parte dei fondazionalisti contro gli antifondazionalisti. La giustificazione della posizione africana è che l'armonia degli aspetti duali delle cose convalida la necessità del fondamento.