Perché questo libro mi ha entusiasmato? In primo luogo perché è scritto da una persona che conosce profondamente le cose di cui parla. In secondo luogo perché è animato da un amore profondo e sofferto per la scuola. In terzo luogo perché è insieme un libro di critica e di speranza. In quarto luogo perché è un libro pragmatico e non ideologico. E queste caratteristiche: conoscenza, amore, consapevolezza critica, speranza, pragmatismo sono le caratteristiche fondamentali necessarie per affrontare, con successo, qualsiasi riforma importante e non solo quella della scuola. [...]Come dice Maculotti: «Ciò che è sempre mancato alla scuola italiana è un approccio pragmatico e non ideologico. Misurare gli effetti di ogni intervento e poi provare a raggiungere gli obiettivi con altri metodi, se quelli utilizzati in precedenza non sono andati a buon fine, dovrebbe essere lo stile di ogni riforma. E invece no. Si propongono ogni volta panacee di tutti i mali che si rivelano rapidamente pannicelli caldi, e si continua per decenni sulla stessa onda, mentre la delusione cresce sempre di più. Una svolta è necessaria e improcrastinabile». (Marco Vitale, Il sole 24 ore, 25-04-2008)