Il presente libro si avvicina agli scambi dinamici tra appetiti privati e virtù pubbliche che sfidano maestosamente lo spettro dei lettori e dei teorici degli studi letterari inglesi del XVII secolo. Le nozioni convenzionali e tradizionali di scrittura drammatica, poetica ed epica sono state ridefinite in un nuovo territorio culturale dove ci si può appropriare di discorsi divergenti e convergenti e si può diventare ricettivi all'esistenza di pratiche e voci marginali e sovversive. L'attraversamento delle frontiere e delle convenzioni spinge a una forte esposizione a una molteplicità di direzioni che sostanziano un campo dialogico di razionalità e irrazionalità in un'ingegnosa miscela di piaceri eccessivi e norme di conformità. Questo studio mira a prendere in considerazione e a sfruttare i molteplici effetti culturali della tensione tra stabilità e instabilità, continuità e discontinuità che si riflettono in una nuova visione della natura umana. Così, la ricerca affronta le ampie implicazioni di ordine e disordine e apre la strada all'integrazione dei nuovi paradigmi che incarnano strutture opposte di congruenza e incongruenza.