Le seguenti lettere vennero pubblicate per la prima volta a fine '800 dal padre salesiano Celestino Durando che le riteneva utili a livello educativo e morale perché Pellico in queste missive si mostra sempre cortese e sollecito verso la sorella Giuseppina e verso lo stesso Feraudi che era da anni un amico della famiglia Pellico e che dopo la morte del fratello maggiore di Silvio, Luigi, si prestò spesso a fare piccole commissioni relative alla proprietà che la famiglia Pellico possedeva a Chieri. Per Silvio, che era debole di salute ed era impegnato a seguire la marchesa di Barolo in tutte le sue opere di carità e in particolare nella gestione delle sale d'asilo, era, infatti, importante avere una persona di fiducia a Chieri su cui poter contare. La presente edizione è stata curata da Cristina Contilli specialista dell'opera del Pellico di cui ha scritto una biografia e di cui sta curando l'edizione critica delle lettere scritte dopo la liberazione dal carcere.
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