Per fare una lettura critica, devi conoscere la musica.Il linguaggio non racconta il mondo concreto ma crea mondi autonomi. Il linguaggio è un'astrazione. Leggere la letteratura (una lingua, non "LA cosa del mondo") evoca la comprensione, da sola. Poiché questi mondi (di cui si parlerà d'ora innanzi il ¿mondo delle cose¿) sono entità intelligibili, non sensibili. Se dunque tu ed io, soggetti parlanti, soggetti del linguaggio e non del ¿mondo delle cose¿; se tu ed io vogliamo spiegare, rendi esplicito; per interpretare il linguaggio, soprattutto il linguaggio potenziale che è la letteratura, non basta conoscere il mondo, e neppure conoscere gli scrittori e le scrittrici; quello no; non è abbastanza! Prima di tutto devi conoscere la lingua; forse solo la lingua.Lettura della letteratura, lettura di tutti i possibili linguaggi, sia dello scrittore che dell'autore o del lettore (tutti e tre concetti e non persone fisiche; rispettivamente: concetto di Genetica, ¿ di Sociologia della letteratura, ¿ di Ricezione); la lettura della letteratura è, quindi, una scienza del linguaggio; e piuttosto che una Fratellanza umana è una fratellanza con lo Spirito Universale.