Questo libro mette a fuoco tre resoconti di tre viaggiatori britannici che hanno fatto le loro peregrinazioni in Barberia come toponimo nell'epoca dell'euforia imperiale tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX: Morocco and the Moors di Arthur Leared (1876), Mogreb-El-Acksa di Robert Bontine Cunninghame Graham: A Journey in Morocco (1898) e Life in Morocco (1905) di Budgett Meakin. Questi viaggiatori rafforzano l'impero e il suo complesso armamentario discorsivo. Considerano la civiltà europea al centro dell'universo, mentre l'oscurità, la barbarie e il primitivismo si estendono alla periferia, contrapponendo quindi il centro alla periferia. Esprimendo il loro desiderio orientalista di conoscere i marocchini come l'Altro, questi scrittori rivendicano una padronanza epistemologica sul campo di osservazione, che a sua volta conferisce loro il potere di ritrarre l'Altro. Tuttavia, i loro resoconti di viaggio svelano alcune "eterogeneità, incoerenze e slittamenti" discorsivi dell'autorità coloniale.