Abbiamo delineato il concetto di magistrato internazionale indipendente. Essi sono chiamati ad applicare la legge in piena indipendenza, e per questo abbiamo affiancato a ciò una serie di garanzie di indipendenza che possano permettere loro di dispensare giustizia in tutta tranquillità, in particolare le modalità di nomina, il giuramento, la durata del mandato, la sicurezza dell'incarico e della revoca, le incompatibilità, ecc. Tuttavia, questo principio è soggetto ad alcuni limiti ben definiti in diversi strumenti giuridici internazionali: l'indipendenza dei giudici e dei tribunali non si basa mai su un modello di separazione radicale. Pertanto, ispirandoci alle idee del giudice Mohammed Bedjaoui, che è stato presidente della Corte mondiale, e del professor Alain Pellet, riteniamo che per una sana ed equa amministrazione della giustizia internazionale sia necessario rivedere la legalità delle decisioni del Consiglio di sicurezza, che è stato esposto come un ostacolo alla giustizia.