Di fronte alla necessità di riflettere sull'insegnamento della chimica nell'ambito dell'Educazione dei Giovani e degli Adulti (EJA), una scienza a volte considerata astratta quando si tratta dell'assenza o dell'insufficienza di risorse per un migliore apprendimento, abbiamo cercato di dettagliare le relazioni di una scuola situata in un'area di vulnerabilità sociale che evidenziavano le principali sfide percepite dagli studenti in questo tipo di istruzione. Le relazioni sono state ottenute tramite un questionario di ricerca e i risultati sono stati presentati sotto forma di grafici seguiti da descrizioni dei punti considerati importanti per la caratterizzazione dello studio, al fine di comprendere meglio le esigenze del pubblico target dell'Educazione dei Giovani e degli Adulti. Queste riflessioni sono supportate dal quadro bioetico del Principialismo, che si basa sulla coesistenza di quattro principi: la beneficenza, che consiste nell'agire per il bene degli altri; la non-maleficenza, che consiste nel non infliggere danni o mali a se stessi o agli altri; l'autonomia, che consiste nella capacità di agire in modo indipendente, senza influenze coercitive; e la giustizia, che consiste nel promuovere l'uguaglianza, o l'equità, di trattamento per tutti gli individui, secondo standard stabiliti.