Il linguaggio e il pensiero sono inestricabilmente legati. Per riprendere il vocabolario di CHEVALIER, essi costituiscono una coppia inseparabile.Tuttavia, spesso esiste un vero e proprio divario tra il linguaggio scritto o parlato e il pensiero promosso. Tali situazioni sono particolarmente gravi in materia contrattuale a causa della natura criptica del linguaggio giuridico. Infatti, quando la determinazione degli obblighi contrattuali può sollevare varie difficoltà, è necessaria l'interpretazione di questa volontà.L'interpretazione deve permettere al giudice di staccarsi dalla lettera del contratto e di liberarsi dalla patologia insita in esso per salire, senza ostacoli, all'altezza della volontà delle parti.In quanto tale, l'interpretazione deve obbedire a regole chiare ed efficaci. Per questo motivo l'interpretazione dei contratti nel diritto ivoriano non sfugge alla curiosità dell'avvocato. Una delle domande che emergono è se l'interpretazione nel diritto ivoriano sia facile.