Il presente lavoro è uno studio di ricerca accademica volto a migliorare l'accesso ai metodi contraccettivi tra i giovani studenti universitari, che rappresentano un gruppo target particolarmente vulnerabile e importante per la pianificazione familiare. Gli studi hanno dimostrato che questo gruppo ha generalmente i livelli più alti di infezioni sessualmente trasmissibili, il maggior numero di gravidanze indesiderate, che a volte si concludono con aborti clandestini o non sicuri o senza contraccezione (Curi et al 2001) e rapporti sessuali multipli. Attraverso la contraccezione, la pianificazione familiare contribuisce in modo significativo alla riduzione della mortalità materna, neonatale e infantile, al miglioramento del benessere familiare e alla prevenzione delle gravidanze indesiderate (UNFPA et al., 2013). Nonostante i numerosi sforzi compiuti, l'efficacia dimostrata e l'offerta disponibile, l'uso dei contraccettivi è ancora basso, soprattutto nei Paesi africani. In Camerun, la prevalenza contraccettiva tra le donne in età riproduttiva tra i 15 e i 49 anni è del 23,7% e il bisogno di pianificazione non soddisfatto è del 17% (DHS-MICS 2011).