Il libro raccoglie un'analisi dei principali progetti urbani proposti attraverso i Progetti di Intervento Urbano (PIU), con l'obiettivo di alimentare il dibattito sui conflitti latenti nelle politiche urbane di San Paolo, oltre a poter aggiungere elementi per contribuire alla riflessione sulla specificità contemporanea nei processi di produzione dello spazio nei territori in fase di ristrutturazione urbana. L'ipotesi in questione è che lo scopo di questi processi attuati attraverso il PIU sia piuttosto quello di rendere la concessione praticabile che quello di proporre un contenuto programmatico di interesse pubblico. Anche se la proposizione di un "progetto urbano di interesse pubblico" diventa una parte necessaria, acquisendo un ruolo operativo come dispositivo per consentire la concessione dello spazio urbano. In ogni caso, questo movimento retorico non è un'operazione nuova, né un effetto dell'uso del PIU in particolare. La novità in questo caso si manifesta nella generalizzazione di questo processo e nella sua normalizzazione come normale modello di sviluppo e razionalità urbanistica. L'analisi condotta ci permette di segnalare la ricorrenza della concessione dello spazio urbano adottata come norma nella produzione dello spazio, attraverso il PIU, come suo dispositivo.