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Rompendo con l'approccio tradizionale agli studi criminali, che si limitava agli aspetti individuali e legali, la dimensione spaziale del fenomeno della violenza e del crimine ha rivelato il ruolo dello spazio nella comprensione e nella prevenzione del problema. Sebbene non sia determinante, questa dimensione è cruciale e la sua analisi deve andare oltre la semplice distribuzione spaziale degli eventi criminali. Questo studio analizza la relazione tra criminalità, violenza e spazio geografico. A tal fine, la percezione dello spazio geografico è stata utilizzata come fonte rilevante per la…mehr

Produktbeschreibung
Rompendo con l'approccio tradizionale agli studi criminali, che si limitava agli aspetti individuali e legali, la dimensione spaziale del fenomeno della violenza e del crimine ha rivelato il ruolo dello spazio nella comprensione e nella prevenzione del problema. Sebbene non sia determinante, questa dimensione è cruciale e la sua analisi deve andare oltre la semplice distribuzione spaziale degli eventi criminali. Questo studio analizza la relazione tra criminalità, violenza e spazio geografico. A tal fine, la percezione dello spazio geografico è stata utilizzata come fonte rilevante per la comprensione del problema, in quanto tiene conto della partecipazione delle persone che si occupano del problema quotidianamente. Sulla base dei presupposti delle correnti di studi criminologici che enfatizzano il ruolo dello spazio nello studio del crimine, come la Criminologia Ambientale, si ritiene che le caratteristiche spaziali non intervengano solo nell'atto criminale, ma anche nel senso di sicurezza delle persone.
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Autorenporträt
Luciana Clavijo ha conseguito un master e un dottorato in geografia presso l'UFPE, in Brasile. Ha completato il tirocinio post-dottorato nel programma post-laurea sullo sviluppo urbano dell'UFPE. La sua ricerca si concentra sulla geografia umana, lo sviluppo urbano e la violenza urbana. Lavora come analista di gestione scientifica e tecnologica presso Facepe.