Dagli anni '80, nella Repubblica Democratica del Congo abbiamo assistito a un aumento vertiginoso del settore informale. La continua crescita di questa economia informale a scapito del circuito economico formale è la prova di una mancanza di organizzazione dell'economia nazionale. Nel corso degli anni, il settore informale si è affermato come il principale motore della vita nelle nostre città. Il settore informale fornisce istruzione, cibo e alloggio ed è ora il principale fornitore di posti di lavoro nel nostro Paese. Ma al di là della sua importanza, poiché il settore informale rappresenta da solo quasi l'80% delle attività economiche, esso costituisce da un lato una perdita di reddito per lo Stato congolese, soprattutto in termini di tassazione, e dall'altro gli attori dell'economia informale non beneficiano di alcuna protezione sociale, senza contare che sono automaticamente esclusi dal sistema bancario. Per affrontare questo problema, la legge comunitaria OHADA, che il nostro Paese ha ratificato, ha introdotto nel 2010 un nuovo regime giuridico, quello dell'imprenditore, per consentire di individuare il settore informale.