Luigi Gualdo (Milano, 9 febbraio 1844 - Parigi, 15 maggio 1898) è stato poeta, narratore, critico letterario in lingua italiana e francese. In gioventù gravita attorno all'ambiente scapigliato da cui nasce nel 1868 la raccolta Novelle, in seconda edizione La Gran Rivale e altre novelle. Dai primi anni '70, con l'aumentare dei soggiorni parigini e la frequentazione di eccezionali artisti del periodo (Théophile Gautier, Stéphane Mallarmé, Émile Zola, ecc.), Gualdo intraprende la via del romanzo. Il primo in lingua italiana, edito nel 1871, sarà Costanza Gerardi, di ancor forte ispirazione romantica. I due successivi saranno invece in lingua francese: Une ressemblance (1874) e Un mariage excentrique (1879). Tra gli anni '70 e '80 il milanese parigino pubblica in testate giornalistiche altri brevi racconti. Nel 1883 vedrà le stampe l'unica raccolta poetica, Le nostalgie. Nel 1892 uscirà Decadenza, ultimo romanzo nonché atto finale di una parabola artistica ed esistenziale caratterizzata da un malessere insistente e ineludibile (lo spleen, l'ennui). Attraverso quest'opera Gualdo anticiperà tanto intelligentemente quanto silenziosamente il grande romanzo della crisi del primo Novecento.