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Luigi Blosio (1506-1566), monaco benedettino fiammingo del XVI secolo, fu uno dei più celebri maestri di spirito. Abate e riformatore dell'abbazia benedettina di Liessies, fu anche autore di trattati ascetici e mistici. La sua opera, scritta in latino, ha visto molte traduzioni in tedesco, fiammingo, francese, italiano, polacco. Possiamo senza dubbio affermare che Louis de Blois occupa un posto fondamentale nella storia della spiritualità, tra il medioevo e i tempi moderni. Louis de Blois ha conservato la devozione alla santa umanità di Cristo: per unirsi intimamente a Dio, dobbiamo aderire a…mehr

Produktbeschreibung
Luigi Blosio (1506-1566), monaco benedettino fiammingo del XVI secolo, fu uno dei più celebri maestri di spirito. Abate e riformatore dell'abbazia benedettina di Liessies, fu anche autore di trattati ascetici e mistici. La sua opera, scritta in latino, ha visto molte traduzioni in tedesco, fiammingo, francese, italiano, polacco. Possiamo senza dubbio affermare che Louis de Blois occupa un posto fondamentale nella storia della spiritualità, tra il medioevo e i tempi moderni. Louis de Blois ha conservato la devozione alla santa umanità di Cristo: per unirsi intimamente a Dio, dobbiamo aderire a Gesù Cristo e al suo mistero redentore, l'amore di Gesù che viene a supplire alle deficienze della creatura. Tuttavia, ha letto anche Giovanni Tauler (del quale scrive anche l'Apologia come appendice all'Istituzione Spirituale), e Giovanni Ruusbroec, così che la sua dottrina spirituale si orienta verso i temi più complessi del misticismo speculativo, come il superamento delle immagini, la disappropriazione, la generazione del Verbo nell'anima e la deificazione di questa. Nei suoi scritti si delinea così un percorso che parte dalla meditazione della Passione, per arrivare all'unione trasformante con Dio. Tra questi due punti si estende il percorso della contemplazione, definita come un'umile e abituale attenzione alla presenza di Dio al centro dell'anima. L'Istituzione Spirituale, la sua opera principale, apparirà nel 1551, lo stesso anno della Vita di Caterina da Genova! L'uomo dovrebbe aspirare alla perfezione e all'unione divina che, una volta raggiunta, è illuminato dalla luce dell'eterna verità. Qui il Blosio dirà: Tutta la perfezione che, nelle creature, si trova frammentata, in Lui si trova unita [...] Eravamo in Dio da tutta l'eternità [...] Voglio dire che eravamo e siamo ancora increati in Lui. Quest'opera è improntata sulla falsa riga delle Istitutioni Tauleriane. L'Istituzione sarà poi completata nel 1558 dallo Specchio spirituale, in cui, come abbiamo detto, l'anima diventa una con Dio.