Oggi il 74% dell'energia mondiale è prodotta da combustibili fossili (petrolio, carbone e gas), il 20% da fonti rinnovabili (energia idroelettrica, biomassa, solare ed eolica) e il 6% da energia nucleare. Numerosi studi sull'esaurimento delle risorse fossili convergono sul seguente risultato: la quantità di energia fossile disponibile diminuirà entro il 2010-2020 e si esaurirà prima della fine di questo secolo. Il nostro futuro energetico deve basarsi sul nucleare e sulle energie rinnovabili, e l'attuale produzione nucleare offre una densità di potenza molto elevata e vantaggi ambientali in termini di emissioni di CO2. Tuttavia, l'energia nucleare presenta una serie di svantaggi, tra cui la difficoltà di ritrattare le scorie e gli edifici, l'impatto sull'ambiente, i problemi di sicurezza e il fatto che il suo combustibile non è rinnovabile (si stima l'esaurimento dell'uranio 235 entro la fine del secolo). Sebbene sia difficile immaginare di eliminare questa soluzione energetica, è preferibile limitarla al minimo indispensabile.