Scrivere è testimoniare la sofferenza del popolo e il suo desiderio di resistere all'oppressione, di trovare il proprio posto nel mondo e, di conseguenza, di conservarne la memoria. Sotto la penna del poeta esiliato nella propria terra, la poesia diventa un mezzo di espressione e di protesta, condensando il significato del mondo per renderlo più credibile, accessibile e suggestivo.Ribellandosi alla propria realtà, Darwich porta la fiaccola del cantore della resistenza e propone una poesia impegnata in un progetto di trasformazione dell'identità, un progetto che risponde a una situazione straordinaria. Facendo emergere il culto della resistenza come elemento identificativo del NOI palestinese, la poesia di Darwich fa luce sugli elementi di questo culto.