Secondo un'abbondante letteratura e opinione pubblica, la stampa camerunese ha una cattiva reputazione. I suoi pseudo-giornalisti, costantemente criticati per la loro mancanza di professionalità, vengono tuttavia premiati ogni anno attraverso piattaforme che promuovono l'eccellenza giornalistica. Si tratta delle piattaforme gestite dalle nuove associazioni raggruppate intorno alla nozione di mediazione giornalistica, che vengono poi trasposte come meccanismi operativi per la professionalizzazione dei giornalisti camerunesi. Da quasi un decennio, queste mediazioni sempre più numerose in Camerun creano una certa emulazione partecipativa, ma in misura diversa, mettendo in discussione la loro legittimità. Quale/i rappresentazione/i stigmatizzano? Chi sono i mediatori che legittimano le produzioni in un contesto mediatico così disincantato? Qual è la posta in gioco per i giornalisti camerunesi? Due associazioni di mediazione sono oggetto di questa riflessione: Médiation Club, dei Trofei della stampa Médiations, e Tribunal Article 53, del Premio Bibi Ngota.
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