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"Memoria e materia della danza" è il frutto di 4 anni di ricerche condotto tra Italia e Francia. Il punto di vista dal quale vengono affrontate le varie tematiche è multidisciplinare e poliedrico, rifacendosi a quella formazione di storico dell'arte che può scaturire in una facoltà di beni culturali dove è forte il pensiero del padre del restauro Cesare Brandi. Si passa dunque da approfondimenti estetico filosofici, a digressioni giuridiche (soprattutto per ciò che riguarda la tutela dei beni culturali e il diritto d'autore), da analisi storico artistiche, a questioni conservative. Numerosi i…mehr

Produktbeschreibung
"Memoria e materia della danza" è il frutto di 4 anni di ricerche condotto tra Italia e Francia. Il punto di vista dal quale vengono affrontate le varie tematiche è multidisciplinare e poliedrico, rifacendosi a quella formazione di storico dell'arte che può scaturire in una facoltà di beni culturali dove è forte il pensiero del padre del restauro Cesare Brandi. Si passa dunque da approfondimenti estetico filosofici, a digressioni giuridiche (soprattutto per ciò che riguarda la tutela dei beni culturali e il diritto d'autore), da analisi storico artistiche, a questioni conservative. Numerosi i riferimenti all'arte contemporanea - caratterizzata da una crescente vocazione all'effimero - con cui la danza condivide i medesimi problemi conservativi. Da qui le riflessioni sugli archivi e i musei, oggi sempre più sconvolti dai cambiamenti che investono la società. Il fine ultimo è proporre un centro di studi coreutici in Italia, vagliando alcune realtà europee. Fondamentale al fine di questa ricerca è risultato il ruolo dei danzatori e di esperti di danza, a cui è stata data voce tramite delle interviste, che valorizzano questo testo ricco di spunti di riflessione.
Autorenporträt
Danzatrice di formazione, Elisa Anzellotti segue gli studi di danza parallelamente a quelli universitari. Laureata in Scienze giuridiche e in conservazione dei beni culturali/storia dell¿arte, consegue un dottorato in co-tutela (Italia ¿ Francia) nel 2015, con un progetto sulla danza come bene culturale immateriale.