Questo libro analizza la nuova politica pubblica per l'adeguata risoluzione delle controversie, con l'obiettivo di analizzare i meccanismi contenuti nel Codice di Procedura Civile del 2015 e nella Delibera 125/2010 del Consiglio Nazionale della Giustizia. A partire dalla crisi della magistratura, la conciliazione e la mediazione sono state inserite nella giurisdizione come base di principi trasformativi che mirano alla risoluzione pacifica dei conflitti, realizzando così l'obiettivo del Consiglio Nazionale di Giustizia, che è quello di risolvere i conflitti in modo efficace e più rapido. Lo studio esamina le procedure autocompositive per la risoluzione dei conflitti, i loro principi, le tecniche e le caratteristiche, oltre ad analizzare il profilo e la posizione degli assistenti giudiziari, degli avvocati e della magistratura nel suo complesso di fronte a questa nuova prospettiva, per finire con un'analisi del lavoro svolto nei CEJUSC e di quali siano i contributi dei metodi autocompositivi nell'incoraggiare le soluzioni attraverso il dialogo, permettendone un uso efficace nel contesto giuridico.