Viene proposta la tecnologia elettrofisica (elettroimpulso) di bricchettatura dei trucioli di metallo e di altri rifiuti simili. Per la formazione della bricchetta si usa un'influenza locale e a breve termine del flusso di potenza ad alta densità, cioè un breve impulso di corrente elettrica ad alta densità. Negli impianti di laboratorio e negli impianti pilota si producono bricchetti di varie forme, dimensioni e densità di chip di leghe di titanio, tra cui quelli ad alta resistenza (BT1-0, 3M, BT20, ecc.) e alcuni altri metalli. Le prove meccaniche hanno dimostrato che con un contributo relativamente piccolo di energia (~ 5 kWh/t) la resistenza alla trazione delle bricchette ha superato i 200 kN/m2. Quando si bricchettano nell'aria, anche un metallo chimicamente attivo come il titanio è insignificante. La valutazione delle possibilità tecnologiche di applicazione delle bricchette in condizioni industriali ha mostrato che il contenuto di ossigeno nella lega aumentava dello 0,008% quando la quota di bricchette nella composizione della carica aumentava dell'1%. La temperatura delle bricchette dopo la lavorazione non supera i 200 oC. Questa tecnologia è a risparmio energetico.