Da alcuni anni la città di Milano è protagonista di un lungo dibattito circa il suo futuro: da un lato l'occasione data dal Piano del Governo del Territorio, dall'altra l'altalenante Accordo di Programma tra Regione, Comune e Ferrovie, per la valorizzazione immobiliare degli ex scali ferroviari. Questo lavoro ha mosso un approfondito studio sulla città di Milano, attraverso un'attenta lettura delle trasformazioni in atto e di quelle già avvenute. Capire la realtà significa essere in grado di ricostruire dei modelli di essa, ma anche ricercare le tendenze, ovvero il divenire più prevedibile e/o meglio auspicabile ingenerato dallo sviluppo delle opportunità e delle risorse presenti. Il progetto di Milano Scalo Farini ipotizza un nuovo piano insediativo ed infrastrutturale, in vista di una pianificazione maggiormente sostenibile ed armonica delle diverse parti e dell'inserimento della Nuova Accademia di Brera in un contesto territoriale più ampio. Si vuole, inoltre, offrire degli spazi che inducano comportamenti e favoriscano usi precisi di essi da parte dei cittadini: progettare non solo i luoghi fisici dell'uomo, ma anche i luoghi delle relazioni intangibili tra risorse e saperi.