L'Etiopia ha adottato quello che viene spesso chiamato federalismo etnico, che mira ad accogliere la diversità etnica del popolo etiope principalmente, se non esclusivamente, attraverso meccanismi territoriali. Esso stabilisce nove stati regionali etnicamente delimitati e prevede l'istituzione di unità territoriali e politiche sub-regionali per le minoranze etniche intraregionali basate sullo stesso principio federale. Implicita, o si presume che sia stata implicita, in questa disposizione federale è una nozione di endogeneità, nel senso che solo quelle comunità etniche che sono viste come endogene a una specifica area territoriale sono considerate come aventi diritto all'autogoverno sia a livello regionale che sub-regionale. Questo lascia fuori i milioni di persone che sono considerate esogene senza una chiara protezione costituzionale. Durante la raccolta dei dati è stato impiegato un approccio qualitativo con tecniche di campionamento mirato. In questa tesi sono state impiegate interviste, discussioni di focus group e osservazioni sul campo. Tra le comunità esogene (non necessariamente comunità etniche) che si trovano in questo dilemma costituzionale ci sono quelle che si trasferiscono nelle aree che ora fanno parte di regioni come Benishangul-Gumuz e SNNP.