Sia il paesaggio marocchino o arabo che il paesaggio marocchino o arabo non cessano di suscitare nell'immaginario spagnolo un assortimento di immagini stereotipate che appaiono e scompaiono (in termini letterari o mediatici) in modo guadianesco come risultato delle congiunture socio-politiche ed economiche che segnano le relazioni bilaterali tra Marocco e Spagna. Questo libro è un invito a una nuova lettura di quei romanzi i cui autori sono stati etichettati dalla critica come filo-arabi o filo-musulmani. È una lettura che non intende mettere alla gogna questi scrittori, né tanto meno mettere in dubbio i loro meriti come creatori di opere di fiction sul Marocco, come uomini e donne spagnoli innovativi riconciliati con le loro radici arabe e musulmane.Mor@s de ficción y de dicción vuole far riflettere sia i lettori marocchini di lingua spagnola che quelli occidentali sul potere degli stereotipi sul nostro subconscio, su come, quando si forgia un'immagine dell'alterità, è enormemente difficile sradicarla, sulla resilienza degli immaginari e l'immunità che acquisiscono contro qualsiasi tentativo di demistificarli.