Le derivazioni interne mediante impianto di shunt sono state per molti anni il trattamento quasi unico dell'idrocefalo, ma anche oggetto di numerose complicazioni che hanno spinto il neurochirurgo a sviluppare la chirurgia endoscopica, in particolare la ventricolocisternostomia e la coagulazione dei plessi corioidei. Lo scopo del nostro lavoro è quello di riportare l'esperienza del reparto di neurochirurgia di chu d'oran, nel trattamento dell'idrocefalo pediatrico mediante chirurgia endoscopica, attraverso uno studio retrospettivo, che va dal 1 ottobre 2015 al 30 settembre 2016, abbiamo eseguito 67 procedure endoscopiche, in 63 neonati, con un'età media di 20 anni.38 mesi +/- 43,8 e un rapporto tra i sessi di 1/3. I casi malformati erano la maggioranza (50 casi o 75%). I nostri risultati sono stati relativamente soddisfacenti e ci incoraggiano a continuare il trattamento dell'idrocefalo mediante chirurgia endoscopica e a generalizzare l'indicazione di questo intervento per altre patologie neurochirurgiche.