La nutrigenomica ha contribuito a chiarire le potenziali interazioni tra malattia e dieta in uno studio relativo al rischio di cancro al colon, che ha rivelato gli effetti interattivi delle ammine eterocicliche prodotte dalla cottura delle carni rosse e degli enzimi N-acetil transferasi 2 che metabolizzano questi prodotti. La presenza di una variante del gene N-acetil transferasi 2 ha portato a un aumento significativo del rischio di cancro al colon in coloro che mangiavano quantità elevate di carni rosse ben cotte, mentre nei soggetti con le sole varianti genetiche o con la sola esposizione alla dieta non si è registrato un aumento statisticamente significativo del rischio. Le concentrazioni plasmatiche di lipidi, come il fattore di trascrizione, il recettore alfa attivato dal perossisoma proliferatore, sono i principali fattori di rischio modificabili per le malattie cardiovascolari.