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Document from the year 2019 in the subject Romance Languages - Italian and Sardinian Studies, grade: 15, University of Chieti-Pescara (Dipartimento di Studi Medievali e Moderni), course: Ph.D, language: Italian, abstract: I saggi inseriti all¿interno del volume di Giorgio Pannunzio, due di essi inediti (e un terzo rielaborato pesantemente rispetto all¿originale) vogliono individuare un sentiero che si proponga di mediare tra il versante critico più propriamente afferente il dato storico-geografico e una visione (semasiologica e più vicina al modello delle letterature comparate) che ne…mehr

Produktbeschreibung
Document from the year 2019 in the subject Romance Languages - Italian and Sardinian Studies, grade: 15, University of Chieti-Pescara (Dipartimento di Studi Medievali e Moderni), course: Ph.D, language: Italian, abstract: I saggi inseriti all¿interno del volume di Giorgio Pannunzio, due di essi inediti (e un terzo rielaborato pesantemente rispetto all¿originale) vogliono individuare un sentiero che si proponga di mediare tra il versante critico più propriamente afferente il dato storico-geografico e una visione (semasiologica e più vicina al modello delle letterature comparate) che ne approfondisca i contorni. In altre parole, se i confini della ricerca sono ascrivibili al modello che si potrebbe definire localistico, il territorio centrale su cui la ricerca medesima si svolge è certamente più complesso e più fecondo di spunti e di ispirazioni. Così, se da un lato troviamo un interessante intervento sulla dimensione tipologica delle descrizioni di briganti in ambito siciliano, dall¿altro possiamo spaziare sulla problematica della tentazione carnale nei romanzi deleddiani d¿ambiente agreste, con un¿estroflessione ¿ tutta giocata, appunto, tra dato regionalistico (Ancona) e evento storico (la teologia medievale) ¿ dove i dati ermeneutici di partenza sono aggrovigliati tra di loro in modo tale da rendere indistinguibile il diverso dipanarsi dei vari percorsi d¿approfondimento. Il testo di Pannunzio, concluso da una gustosa frecciatina al variegato mondo delle recensioni letterarie lombarde, si propone dunque come un viaggio all¿interno delle varie zone in cui l¿Italia è proverbialmente divisa, quasi che per l¿autore teatino il Nord e il Sud, nonché il Centro e le Isole ¿ come elementi geografici e letterari assieme ¿ possano riflettere le "diverse italie" di Italo Calvino, spesso rimaste del tutto "inedite per la letteratura", com¿egli ebbe a definirle in un contesto socio-culturale ormai del tutto remoto
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Autorenporträt
Giorgio Pannunzio è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d¿Italia. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi sulla prosa dannunziana (nonché il volume "Il latino del Vate. Fonti e citazioni latine nel D¿Annunzio narratore", 2015) e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento e di taluni autori dell¿illuminismo abruzzese. Nel campo delle letterature straniere, talune riflessioni ¿extravagantes¿ lo hanno condotto a studiare i paradigmi semantici di Master e di Nicholas Guillen (questi e altri saggi sono stati poi raccolti nel libro "Nei meandri del testo", del 2013). Ha inoltre curato, tra le altre, l¿edizione delle "Massime" di G. Mezzanotte (1997) e dei "Saggi di guerra" di Federico De Roberto (2014) ed è autore di due monografie, una sul drammaturgo Pietro Saraceni (2013) e l¿altra sul poeta carducciano Antonio della Porta, nonché di un testo sulla letteratura siciliana ¿fin de siecle¿ ("Noterelle di letteratura siciliana", 2013). Ha pubblicato anche una collezione di studi filosofico-letterari e uno studio sul drammaturgo ottocentesco Filippo Barattani (2018). Vive a Lecce, dove insegna in un Liceo.