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Negli anni Sessanta del '900 un bambino segue i ritorni periodici del padre, siciliano trapiantato a Roma, verso l'isola natia, potente calamita d'affetti agrumicoli e parentali. Sullo sfondo il "boom economico", vento potente che soffiò su tutta l'Italia e che, soprattutto in Sicilia, s'insinuò, scompigliandole definitivamente, fra tradizioni culturali che si scoprirono meno solide ed eterne di quanto si fosse in passato immaginato. L'interminabile viaggio in automobile, coi suoi riti e le sue scoperte, le dolcezze e le cupezze dei luoghi e dei personaggi della Sicilia Orientale dell'epoca si…mehr

Produktbeschreibung
Negli anni Sessanta del '900 un bambino segue i ritorni periodici del padre, siciliano trapiantato a Roma, verso l'isola natia, potente calamita d'affetti agrumicoli e parentali. Sullo sfondo il "boom economico", vento potente che soffiò su tutta l'Italia e che, soprattutto in Sicilia, s'insinuò, scompigliandole definitivamente, fra tradizioni culturali che si scoprirono meno solide ed eterne di quanto si fosse in passato immaginato. L'interminabile viaggio in automobile, coi suoi riti e le sue scoperte, le dolcezze e le cupezze dei luoghi e dei personaggi della Sicilia Orientale dell'epoca si susseguono in questi racconti, in cui gli ingenui ma indelebili ricordi infantili sono tratteggiati con pennello lievemente ironico ma intinto inevitabilmente nella nostalgia.
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Autorenporträt
Nato a Roma alla fine degli anni '50 del secolo scorso, da padre siciliano di Lentini e da madre di Rio de Janeiro (discendente da una famiglia di musicisti genovesi trapiantati in Brasile), Alfio Moncada è vissuto quasi sempre nella Capitale dedicandosi alla sua professione medica. Ha composto alcuni racconti satirico-politici, di cui uno, "Vado!", pubblicato sulle pagine online de "Il Manifesto"(2011). Fondendo la passione letteraria con quella per la musica, nel 2010 "Luce!", cantata per soprano, organo, coro misto e coro di voci bianche (musica di Raimundo Pereira) e nel 2011 "Oh, dolce sete", madrigale polifonico (musica di Piera Pistono). Altri scritti: "Così parlò l'Oculista" (2013) e "Il Decamerocchio" (2016).