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Siamo riusciti a chiarire i tempi e la localizzazione delle principali fasi dell'eritropoiesi embrionale dei suini. Il nostro studio ha dimostrato che nell'embriogenesi dei suini si forma prima una zona intraembrionale di localizzazione delle cellule ematopoietiche, che comprende il mesenchima paraaortico e la regione AGM. I focolai ematopoietici si trovano a partire dal 13-15° giorno, poi diminuiscono gradualmente fino al 25° giorno e scompaiono entro il 35° giorno di gestazione. Anche l'emopoiesi del sacco vitellino extraembrionale si verifica nella fase iniziale della gestazione, dove si…mehr

Produktbeschreibung
Siamo riusciti a chiarire i tempi e la localizzazione delle principali fasi dell'eritropoiesi embrionale dei suini. Il nostro studio ha dimostrato che nell'embriogenesi dei suini si forma prima una zona intraembrionale di localizzazione delle cellule ematopoietiche, che comprende il mesenchima paraaortico e la regione AGM. I focolai ematopoietici si trovano a partire dal 13-15° giorno, poi diminuiscono gradualmente fino al 25° giorno e scompaiono entro il 35° giorno di gestazione. Anche l'emopoiesi del sacco vitellino extraembrionale si verifica nella fase iniziale della gestazione, dove si formano isole ematiche simili all'emopoiesi intraembrionale. Abbiamo dimostrato che il fegato degli embrioni di maiale si forma al 15° giorno e l'emopoiesi in esso inizia a svilupparsi dal 20° giorno di gestazione. Il fegato è l'organo principale dell'eritropoiesi embrionale nel maiale, rispetto ad altri mammiferi; le singole isole eritroblastiche del fegato si conservano anche dopo la nascita. Dopo 65 giorni di gravidanza, l'emopoiesi nel fegato di suino scompare gradualmente e viene sostituita dal midollo osseo. Per la prima volta sono stati studiati le isole eritroblastiche del fegato e i meccanismi di regolazione dell'eritropoiesi prenatale dei suini.
Autorenporträt
Marina Tatoyan, dottore di ricerca in medicina, lavora dal 2002 presso il dipartimento di Embriologia, Citologia e Istologia dell'Università Statale di Medicina di Yerevan dopo M. Heratsi.