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Questa tesi è un'interrogazione dello status quo che prevale nella previsione giuridica delle principali pene, concentrandosi esclusivamente sull'analisi della pena detentiva. Partendo da un'analisi storica dell'istituto della detenzione, si passa ad analizzare la teoria della pena, dichiaratamente finalizzata a rispondere alla domanda su quale delle ipotesi teoriche (eventualmente) possa essere utilizzata per concepire l'applicazione di una pena detentiva. L'opera prosegue con l'analisi del problema carcerario, denunciando la disillusione che la consacrazione dell'istituto comporta…mehr

Produktbeschreibung
Questa tesi è un'interrogazione dello status quo che prevale nella previsione giuridica delle principali pene, concentrandosi esclusivamente sull'analisi della pena detentiva. Partendo da un'analisi storica dell'istituto della detenzione, si passa ad analizzare la teoria della pena, dichiaratamente finalizzata a rispondere alla domanda su quale delle ipotesi teoriche (eventualmente) possa essere utilizzata per concepire l'applicazione di una pena detentiva. L'opera prosegue con l'analisi del problema carcerario, denunciando la disillusione che la consacrazione dell'istituto comporta nell'odierno Diritto Penale, sviscerando l'inadeguatezza della sua applicazione e concludendo con una proposta di soluzione al problema presentato, come un'equazione giuridico-umanista.
Autorenporträt
Sie hat einen Abschluss in Rechtswissenschaften der juristischen Fakultät der Universität Porto, einen Master in forensischem Recht und Schiedsgerichtsbarkeit und ist Doktorandin in Rechtswissenschaften an der NOVA School of Law (Lissabon), wo sie als Gastdozentin tätig ist.