Nel mio libro intitolato "LA CPI FACE A LA TRAGEDIE CONGOLAISE", descrivo i gravi crimini commessi nella RDC dal 1996 al 2018: il crimine di aggressione, i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità, il crimine di genocidio, le atrocità, le mutilazioni, la sepoltura di donne vive, i massacri di massa, la sepoltura delle vittime in fosse comuni, la tortura, l'incendio di villaggi, lo sfollamento forzato di diverse migliaia di persone in fuga dalla morte, l'insicurezza, i combattimenti, la violenza sessuale... E metto la CPI di fronte a questa tragedia. In questo libro spiego in dettaglio perché ho scritto il libro sopra citato e perché ho contattato il Procuratore della CPI. Il mio libro è un simbolo, un emblema che rivela la tenace presenza, nella RDC, della fiamma sempre accesa della lotta per il trionfo della nobile e giusta causa della nostra Patria e del nostro Popolo, nonostante tutte le vicissitudini. È nelle tragedie che si distinguono gli uomini in cui c'è più da ammirare che da disprezzare; nelle tempeste, i migliori piloti; negli uragani, i migliori marinai; di fronte alle sfide, i migliori leader.