I biofilm fungini rappresentano una causa ubiquitaria e predominante di infezioni croniche associate all'uso di dispositivi medici a lungo termine, come cateteri e protesi. Queste infezioni mostrano una maggiore tolleranza agli agenti antimicotici, ai biocidi e alle variazioni immunologiche. Ciò rende difficile, e talvolta impossibile, il trattamento con agenti terapeutici convenzionali. Sono quindi urgentemente necessari approcci alternativi efficaci per la prevenzione e l'eradicazione del biofilm associato a infezioni croniche e associate a dispositivi ospedalieri. I plasmi non termici operanti a pressione atmosferica stanno guadagnando sempre più attenzione come potenziale approccio per l'eradicazione e il controllo di infezioni e/o contaminazioni batteriche o fungine; tuttavia, per quanto riguarda le contaminazioni fungine, sono stati fatti pochi studi. In questo studio è stata valutata l'azione di un getto di plasma di argon e/o aria compressa, operato a pressione atmosferica, su biofilm di lieviti del genere Candida spp cresciuti in vitro su un substrato di poliuretano, con l'obiettivo di correlare i risultati biologici con le caratteristiche chimiche dei plasmi generati.