Questo libro coinvolgente e stimolante suggerisce che l'intrattenimento potrebbe diventare uno strumento efficace per monitorare e prevedere i cambiamenti strategici nelle politiche e nelle società. Applicando una metodologia pionieristica, racconta la storia dei lungometraggi iraniani degli anni 1953-78 come un indicatore dei cambiamenti della società che si è evoluta verso la Rivoluzione Islamica, un mega-evento che ha sconvolto la comunità degli esperti. Le due sezioni del libro si rivolgono a entrambi gli emisferi del cervello del lettore, dimostrando in modo convincente che i temi cinematografici anticipavano e riflettevano i colpi di scena che hanno portato alla Rivoluzione. Mostrano anche le preoccupazioni e le preoccupazioni di alcuni registi di spicco dell'imminente sconvolgimento. Leggendo questo libro non si può non riflettere sull'inquietante e travolgente potere dell'intuizione e dell'intuizione di una generazione di cineasti iraniani. Si impara anche ad apprezzare un periodo che è servito come base per la nascita del Nuovo Cinema Iraniano degli anni Novanta.