La valorizzazione dei rifiuti di biomassa agricola, come la bagassa della canna da zucchero, i gusci di cocco e l'endocarpo del babassu, è in continua crescita. Questi rifiuti lignocellulosici sono stati ampiamente utilizzati come fonte di materie prime (precursori) per la produzione di materiali carboniosi porosi, in particolare biocarboni attivati. Il grande vantaggio dell'utilizzo di tali rifiuti è legato alla sostenibilità del processo. La metodologia descritta in questo libro è stata sviluppata tenendo conto della sostenibilità, risparmiando energia e operazioni unitarie sottoponendo la materia prima (biomassa) al processo di carbonizzazione/attivazione fisica con vapore acqueo a 800 ºC in un unico passaggio. Questa metodologia è, infatti, un'innovazione tecnologica in grado di non ricorrere a reagenti chimici come acidi, basi, ossidi metallici, ecc. durante il processo di attivazione. La produzione di biocarboni attivati con un'elevata area superficiale specifica consente a questi materiali di essere ampiamente applicati nei processi di rimozione di vari tipi di contaminanti organici/inorganici da un'ampia varietà di matrici utilizzando la tecnica dell'adsorbimento.
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