Il femminismo è l'idea radicale che la donna costituisca una parte importante dello sviluppo socio-economico di qualsiasi società. Tradizionalmente, gli uomini sono considerati il sesso dominante nella maggior parte delle società, ma anche loro hanno interesse a superare i ruoli restrittivi che privano le donne di diritti dal punto di vista dello sviluppo sociale. Il concetto di femminilizzazione della povertà è stato collegato alla disuguaglianza di genere, poiché la maggior parte delle donne ha meno accesso alle risorse rispetto agli uomini. La povertà è più diffusa nelle famiglie con capofamiglia donna, sia nell'economia rurale che in quella urbana. La maggior parte delle donne rurali viene emarginata in termini di partecipazione all'ambiente sociale, politico ed economico per il solo fatto di essere donne, il che ha ostacolato l'attuazione delle politiche macroeconomiche dal punto di vista del genere e della povertà. Le donne hanno contestato il fatto che la povertà è più grave nelle famiglie con capofamiglia donna, perché le condizioni di sviluppo non sono eque per quanto riguarda la distribuzione delle opportunità, che tendono a favorire soprattutto gli uomini. In molte dimensioni dello sviluppo le donne sono talvolta considerate come semplici osservatori sul fronte dello sviluppo, invece di essere attori chiave del discorso sullo sviluppo.