Andere Kunden interessierten sich auch für
![ISOLAMENTO E CARATTERIZZAZIONE DI UN BATTERIO CHE DEGRADA LA PIUMA]( "ISOLAMENTO E CARATTERIZZAZIONE DI UN BATTERIO CHE DEGRADA LA PIUMA")
ISOLAMENTO E CARATTERIZZAZIONE DI UN BATTERIO CHE DEGRADA LA PIUMA29,99 €![Degradazione dei grassi mediante bioaugmentation]( "Degradazione dei grassi mediante bioaugmentation")
Degradazione dei grassi mediante bioaugmentation18,99 €![Produzione di carbossimetilcellulasi da rifiuti agricoli]( "Produzione di carbossimetilcellulasi da rifiuti agricoli")
Produzione di carbossimetilcellulasi da rifiuti agricoli42,99 €![Biodegradazione del colorante da parte dei funghi]( "Biodegradazione del colorante da parte dei funghi")
Biodegradazione del colorante da parte dei funghi26,99 €![Indicatori microbiologici e tossicologici del pomodoro del Kazakistan]( "Indicatori microbiologici e tossicologici del pomodoro del Kazakistan")
Indicatori microbiologici e tossicologici del pomodoro del Kazakistan12,99 €![Rimozione di tensioattivi in detergenti commerciali da parte di funghi filamentosi]( "Rimozione di tensioattivi in detergenti commerciali da parte di funghi filamentosi")
Rimozione di tensioattivi in detergenti commerciali da parte di funghi filamentosi23,99 €![Biodegradazione microbica dell'olio motore usato su superfici in calcestruzzo]( "Biodegradazione microbica dell'olio motore usato su superfici in calcestruzzo")
Biodegradazione microbica dell'olio motore usato su superfici in calcestruzzo44,99 €
Questo documento parte dall'analisi del problema considerando che oggi la plastica è diventata una parte indispensabile della nostra vita. È uno dei principali nemici della natura in quanto è un materiale sintetico derivato dagli idrocarburi che impiega più di 400 anni per degradarsi, quindi potrebbe essere considerato cumulativo e un inquinante che, sebbene non sembri causare danni in quanto la plastica viene scartata entro un breve periodo di tempo dopo l'uso. Tuttavia, il problema maggiore non risiede nei manufatti in plastica, nelle fibre e nei contenitori, ma nelle microplastiche, che essendo particelle di dimensioni inferiori o uguali a 5 mm rappresentano un gruppo di inquinanti impossibili da fermare perché poco percepibili all'occhio, diventando così l'assassino silenzioso di fiumi, laghi e oceani. La biodegradazione delle materie plastiche potrebbe quindi essere una proposta valida quando l'uso di microrganismi è adeguato. Nella degradazione biologica o biodegradazione intervengono diversi microrganismi, tra i quali vi è una grande diversità catabolica, che sono in grado di degradare, trasformare o accumulare, in modo naturale.