Al di là della visione critica e autocritica della psicoanalisi e della filosofia, attorno alle quali si basano Psicoanalisi e Utopia, Glaucia Dunley aggiunge arte, letteratura e azione sociale trasformativa come strumenti capaci di dare un nuovo significato al futuro dell'uomo contemporaneo. Quest'uomo che vive ancora sotto la cupa visione del postmoderno, ma che desidera essere di più, in modo collettivo. Numerosi e preziosi i suoi interlocutori: Freud, Sofocle, Hölderlin, Nietszche, Mauss, Bataille, Heidegger, Lacan, Deleuze, Blanchot, Derrida, offrendoci un colloquio essenziale e urgente sui lasciti maledetti della modernità, compreso l'individualismo esasperato. spinto dalla spinta al potere e dalla sua inseparabile crudeltà verso la specie, così presente nelle guerre e nelle carneficine permanenti del secolo scorso fino ad oggi. Tuttavia, andando oltre le politiche di morte degli stati post-democratici, l'autore suggerisce che gli ideali culturali riaffiorano costruendo utopie di vita basate su valori collettivi nelle periferie delle grandi città.