L'Hatha Yoga, una delle sette linee classiche della cultura induista dello yoga, la sua pratica in Occidente, purtroppo, è stata organizzata secondo l'ottica dell'estetica corporea; quella che dovrebbe essere una pratica sacra, seria e tradizionale, è diventata una modalità fisica dalle caratteristiche differenziate e promotrice di nuovi prodotti di mercato. I suoi adepti, nella loro maggioranza, adottano nella loro vita quotidiana pratiche mediocri senza il minimo senso critico, burattini dell'ipermodernità, zombie che praticano lo yoga, sì, lo yoga con la "i" minuscola e insignificante. Su questa scia di liquidismo ipermoderno, la ricerca ha cercato di mettere in luce l'estetica e l'etica di questo universo occidentalizzato che ipocritamente si intitola "yoga", mettendo in guardia dagli effetti nocivi della pubblicizzazione della cultura in tutti i suoi aspetti. A priori, abbiamo verificato come questi praticanti giochino con queste specificità diffuse dai media nella costituzione della persona e del tribalismo, identificati come nuovi aspetti dell'ibridismo culturale moderno.