La "Prima vita di Shaikh Saadi Shirazi" in cui ho fatto uno sforzo per evidenziare la vita di Saadi. L'allegria e la gioia esuberante che caratterizzano le poesie che scrisse prima di raggiungere il suo quarantesimo anno, erano sgorgate sotto le repressioni della severa disciplina e dell'austerità. Nell'ambito di questo magnifico schema, il più audace mai formulato sotto il nome di religione, trovò la libertà che la sua anima desiderava. La disciplina precoce aveva fatto di lui un uomo moralmente sano, ed è la bontà di Saadi che conferisce un fascino così caldo e accattivante alle sue opere. L'ultima rifinitura fu data alla sua formazione intellettuale dai viaggi che fece dopo che l'invasione dei Tartari aveva desolato la Persia, nel XIII secolo. India, Arabia, Siria, furono a loro volta visitate. I suoi commenti prendono generalmente la forma di saggezza pratica o di suggerimento religioso. Ci dà l'impressione di conoscere a fondo la vita e il cuore umano. Troviamo in Saadi la scienza della vita, che comprende la morale e la religione, esposta nella forma più suggestiva e più attraente.