Una dissertazione sulla politica culturale degli eletti del nuovo comune nei confronti dei giovani della città di Grenoble, analizzata attraverso il prisma dei concetti di cultura, gioventù e politica. Attraverso la dimensione del campione intervistato (un numero soggetto al vincolo del tempo necessario per realizzare il nostro studio e dei mezzi per raggiungere un valore assoluto molto più estensibile sul territorio locale), attraverso l'originalità del metodo che combina il qualitativo di cinque racconti di raccolta e il contenuto dei discorsi trattati, i risultati di questa ricerca impongono l'idea di una definizione di politica culturale che non sfugge al responsabile di questa missione. Privilegiando un'antropologia aspettuale del SENSO piuttosto che categorica, e quindi prevedendo successivamente una cultura, una gioventù e una politica, l'autore costruisce, a partire da un campo complesso, la fattibilità del concetto di politica culturale come strumento di analisi della dinamica interna del discorso politico conosciuto come pratica sociale di costruzione e gestione del potere locale della cultura.