Accanto all'intero arsenale legale e nonostante le leggi e i regolamenti, sentiamo discorsi, vediamo simboli e pratiche che attirano sempre più l'attenzione del ricercatore. Questo studio si concentra sull'uso dei meccanismi religiosi da parte dei dipendenti della pubblica amministrazione per salvaguardare, garantire e preservare il proprio posto di lavoro. In definitiva, le strutture amministrative pubbliche non sono mai ciò che sembrano o fingono di essere. Devono essere considerate su almeno due livelli: uno superficiale, che presenta le strutture "ufficiali", e l'altro più profondo, che permette di accedere sia alle relazioni reali più fondamentali sia alle pratiche che rivelano le dinamiche del sistema sociale circostante. Cosa possiamo imparare da questa ricerca? "L'uomo non è buono, è la società che lo corrompe". Se il ricorso ai meccanismi religiosi per assicurarsi un impiego era corruzione, questa è indotta dalla sfera familiare, dalle rappresentazioni sociali, dall'insicurezza e dalla politicizzazione del lavoro, dal favoritismo, dalla malizia, dal sabotaggio e dai loro corollari, che sono comuni nell'amministrazione pubblica del Benin.