Questione bosniaca - Pahomova, Lydia
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L'argomento della monografia è la situazione della Bosnia ed Erzegovina durante l'occupazione austro-ungarica (1878-1908) e lo studio della formazione della posizione del Ministero degli Affari Esteri russo riguardo allo status politico della Bosnia ed Erzegovina. La formazione del corso di politica estera nei Balcani del gabinetto di San Pietroburgo sulla questione bosniaca si è basata su un'analisi approfondita della situazione sul terreno. L'attenzione dei diplomatici e degli statisti russi fu attratta da un modello originale e costruttivo di integrazione dei territori appena annessi, che…mehr

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Produktbeschreibung
L'argomento della monografia è la situazione della Bosnia ed Erzegovina durante l'occupazione austro-ungarica (1878-1908) e lo studio della formazione della posizione del Ministero degli Affari Esteri russo riguardo allo status politico della Bosnia ed Erzegovina. La formazione del corso di politica estera nei Balcani del gabinetto di San Pietroburgo sulla questione bosniaca si è basata su un'analisi approfondita della situazione sul terreno. L'attenzione dei diplomatici e degli statisti russi fu attratta da un modello originale e costruttivo di integrazione dei territori appena annessi, che prima facevano parte del sistema politico-statale ottomano. La specificità del compito dell'amministrazione austro-ungarica fu che la monarchia dualista ricevette le province con popolazione musulmana, un complesso groviglio di problemi etnici e religiosi e le tradizioni di quasi 400 anni di amministrazione statale ottomana. Lo studio condotto rivela alcuni aspetti della formazione della statualità bosniaca nell'ultimo terzo del XIX - inizio XX secolo: il cambiamento dell'idea di stato dall'autonomia all'integrazione nell'impero austro-ungarico multinazionale.
Autorenporträt
En 2000 se licenció en la Facultad de Historia de la Universidad Estatal Lomonosov de Moscú. En 2010, defendió su tesis doctoral bajo la dirección de la candidata a Ciencias Históricas, la profesora asociada L.V. Kuzmicheva.