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La quinoa è una specie del genere oca(Chenopodium quinoa), della famiglia delle Amaranthaceae. È strettamente imparentata con erbe infestanti come la quercia comune (Chenopodium album) e l'amaranto (Amaranthus spp.).Nei primi stadi di crescita, la quinoa assomiglia al quarto d'agnello, ma le due specie possono essere distinte in base alla colorazione del fusto. Il colore della base dello stelo della quinoa va dal rosa al rosso, mentre gli steli della quercia comune di solito rimangono verdi o grigi. La quinoa cresce da 1,5 a 6,5 piedi di altezza e raggiunge la maturità in 90-150 giorni, a…mehr

Produktbeschreibung
La quinoa è una specie del genere oca(Chenopodium quinoa), della famiglia delle Amaranthaceae. È strettamente imparentata con erbe infestanti come la quercia comune (Chenopodium album) e l'amaranto (Amaranthus spp.).Nei primi stadi di crescita, la quinoa assomiglia al quarto d'agnello, ma le due specie possono essere distinte in base alla colorazione del fusto. Il colore della base dello stelo della quinoa va dal rosa al rosso, mentre gli steli della quercia comune di solito rimangono verdi o grigi. La quinoa cresce da 1,5 a 6,5 piedi di altezza e raggiunge la maturità in 90-150 giorni, a seconda della varietà e dei fattori ambientali.I problemi di malattie e parassiti possono sorgere dopo l'introduzione di una coltura come la quinoa in una nuova area di produzione. Nei campi di quinoa sono stati osservati virus presenti negli spinaci o nelle barbabietole. Tuttavia, non sono state condotte ricerche adeguate per determinare se questi causino danni significativi. Un'ampia varietà di insetti può danneggiare la quinoa durante la germinazione dei semi, fino al raccolto e alla conservazione dei semi, ma gli entomologi non considerano i problemi degli insetti un fattore limitante per la produzione di quinoa in questo momento.
Autorenporträt
Mohamed Abdel-Raheem Ali Abdel-Raheem, Pests & Plant Protection Department, Agricultural and Biological Research Institute, National Research Centre, Le Caire, Égypte, et Dr. Lamiaa Fingan Nashi Al-Maliki, Department of Molecular and Medical biotechnology, College of Biotechnology, Al-Nahrain University, Bagdad, Iraq.