Nell'era della globalizzazione, negli ultimi decenni è emersa una varietà di voci dalle diaspore, che sono diventate il confine culturale tra il paese di origine e il paese di residenza degli immigrati - quello che Homi Bhabha chiama il "terzo spazio". Tra queste voci ci sono i cosiddetti media etnici, cioè quei media fatti da e/o diffusi da popolazioni e minoranze legate all'immigrazione. Lo scopo di questo studio è quello di indagare il percorso evolutivo dei media etnici in quei Paesi dove la storia dell'immigrazione è abbastanza matura da configurare la società come multiculturale. Più precisamente, si tratta di un tentativo di definire se e come sia possibile un'evoluzione verso il modello dei mass media. Per fare ciò, è stata analizzata l'industria radiofonica etnica di Parigi, prendendo come esempio le esperienze di due radio etniche: Beur FM e Aligre FM. I principali risultati dello studio mostrano che il percorso evolutivo delle radio etniche - o, in francese, radio della diversità, radio des diversités - parte dall'idea stessa di diversità, dal dualismo tra diversità "etnica" e diversità "individuale".