Basato su riferimenti critico-dialettici, questo libro è il risultato di una ricerca di master che mirava ad analizzare la relazione insegnante-studente e le mediazioni di insegnamento-apprendimento negli ultimi anni dell'educazione elementare in una scuola a cicli del sistema educativo pubblico del Distretto Federale. Dalle analisi è stato possibile cogliere le determinazioni sociali, pedagogiche, storiche e sistemiche che possono imporre i limiti e anche le possibilità per la formazione degli studenti e il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Come limiti sono stati evidenziati il forte inquadramento didattico; l'insegnamento espositivo; la dicotomia del lavoro pedagogico, che riproduce le conoscenze in modo lineare; le concezioni e le pratiche valutative selettive e classificatorie; l'uso del coordinamento pedagogico incentrato su questioni disciplinari e comportamentali. Infine, sono state dedotte anche le possibilità per l'apprendimento scolastico: l'uso di un linguaggio accessibile da parte dell'insegnante; la differenza generazionale, che provoca la condivisione di modi di vedere il mondo; la forza del rapporto gruppo-classe, che può produrre coesione e identità collettiva; e la messa in discussione delle relazioni di potere, sia a scuola che nella società.